Ośrodek Postulatorski Chrystusowców
Czcigodny Sługa Boży kard. August Hlond

Czcigodny Sługa Boży kard. August Hlond

(1881-1948)
kardynał; w latach 1926-1948;
Prymas Polski
Założyciel Towarzystwa Chrystusowego; salezjanin

1939-1945

Le primat de Pologne cardinal Hlond au pape Pie XII.

Rome, 7 octobre 1939. (A.S.S. 1939 Card. 100, orig. autogr.)

Le cardinal Hlond demando au Pape d'insérer dans la prochaine encyclique une parole sur la catastrophe polonaise et une invocation particulière à Marie, Auxilium Christianorum.

Beatissimo Padre,

Prostrandomi al bacio del S. Piede, chiedo umilissima scusa di questa lettera, che con filiale confidenza depongo nelle mani di Vostra Santità. La scrivo all'insaputa di tutti, avendo di mira i sacri interessi della fede ed obbedendo all'imperativo della sincerità verso il Sommo Pontefice.

Ormai il mondo attende la prima enciclica della Santità Vostra. Con quale ansia leggeranno lo storico documento i lacrimanti occhi del calpestato popolo polacco, il quale in tempi più prosperi alla chiamata di Eugenio IV andava a subire la tremenda disfatta di Varna, all'appello di InnocenzeXI correva a schiantare la potenza della mezzaluna sotto Vienna ed ai nostri tempi sotto gli occhi di chi fu poi Pio XI disfaceva nel miracolo della Vistola le turme bolsceviche, che marciavano verso l'occidente! Questo baluardo della cristianità e della civiltà latina è ora in mano dei nemici della Croce, i quali già cominciano a depredare la debellata nazione anche di quell'avita fede, per la quale per lunghi secoli si dissanguava pressoché ogni generazione polacca. Onde confermare nella fede questo popolo ed anche confortarlo nell'attaccamento alla Santa Sede, abbia la degnazione, Padre Beatissimo, d'inserire nella tanto attesa enciclica una parola di paterno rammarico per la caduta della Polonia, con un voto per la sua rinascita ai compiti di religione e di civiltà. Sono dell'umile parere, che la scomparsa della Polonia cattolica con le tremende conseguenze, che derivano per la fede del popolo polacco e del mondo cristiano, formino l'avvenimento religioso finora più doloroso e più grave dell'Augusto Pontificato di Vostra Santità!

A questa umilissima preghiera di Primate di Polonia mi permetto di aggiungere sommessamente un pensiero come l'ultimo dei figli di s. Giovanni Bosco. Egli propagava con ogni mezzo la divozione alla Beatissima Vergine sotto il titolo «Auxilium Christianorum» nella previsione di spaventose persecuzioni della Chiesa nel secolo XX, le quali coll'aiuto di Maria SS. sarebbero poi finite con un trionfo straordinario della fede. Può essere che siamo entrati nell'epoca intravista dal santo veggente, trovandosi la cristianità minacciata da persecutori della fede, forse i più feroci e più potenti della storia. L'Auxilium Christianorum di Lepanto e Vienna prende oggi un nuovo e gravissimo significato. In tali circostanze come verrebbe religiosamente compresa e fervidamente accolta una raccomandazione inserita nella prima enciclica della Santità Vostra, che cioè la Chiesa implori speciale protezione ed aiuto dalla Regina delle vittorie della fede, invocandola col vittorioso titolo di «Ausiliatrice dei Cristiani».

Non potrei porre termine a questa filiale lettera, non adempiendo al graditissimo dovere di ringraziare nuovamente e di tutto cuore la Santità Vostra di tutte le paterne e amorose tenerezze, addimostrate al popolo polacco nella sua disgrazia.


Druk: Actes et documentes du Saint Siège relatifs à la seconde guerre mondiale.
Vol. 3*. Le Saint Siège et la situation religieuse en Pologne
et dans les Pays Baltes 1939-1945,
Città del Vaticano 1967, s. 88-89.

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